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oratorio - Arciconfraternita del Carmine ostuni

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Arciconfraternita
del Carmine
Ostuni
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Oratorio: risorsa sociale
Oratorio viene dal latino “orare” che significa pregare. Inizialmente gli oratori erano luoghi di culto, dove i componenti di una confraternita o di una comunità religiosa si riunivano per pregare.
Un primo esempio di oratorio, come oggi lo intendiamo, sorse invece intorno al 1550 grazie a San Filippo Neri, il quale, raccolto un gruppo di ragazzi e ragazze di strada, si servì del gioco e del canto per educarli e, nello stesso tempo, avvicinarli man mano e farli partecipare ai diversi momenti liturgici che si svolgevano in chiesa: Santa Messa, preghiere, lettura della Sacra Bibbia.
Nel 1575 papa Gregorio XIII diede il suo via libera all’istituzione della Congregazione dell’Oratorio, alla quale diede come sede la chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma.
Nel 1841 nuovo impulso all’istituto dell’oratorio si ebbe per lo slancio di San Giovanni Bosco. Il Santo torinese, col suo amore per i ragazzi, rese l’oratorio sempre più luogo di aggregazione e di formazione religiosa e umana. Col passare degli anni gli oratori comparvero in diverse città italiane, anche in Ostuni. Fino agli anni ‘70 quasi in tutte le parrocchie esistevano gli oratori. Erano sostenuti e organizzati dai parroci; frequentati da ragazzi e laici. Anche nella chiesa del Carmine c’era l’oratorio, voluto da don Pasquale Virgilio. Diverse attività si svolgevano nei locali della chiesa. Ci incontravamo in tanti e, oltre a giocare al calcio, vi erano altre iniziative: imparavamo a vivere bene insieme, a pregare e a sostenerci nei momenti particolari, guidati, sempre, dal padre spirituale, don Pasquale. Ci allenavano per giocare con le rispettive squadre delle altre parrocchie di Ostuni e dei paesi limitrofi. Si gioiva insieme quando la nostra squadra, chiamata “Folgore”, vinceva e si soffriva in caso di sconfitta.
Ricordando quegli anni gioiosi vissuti, chi scrive ha pensato di far rifiorire, nella chiesa del Carmine, l’oratorio, oggi risorsa indispensabile in questa società frenetica e, di conseguenza poco attenta ai valori della vita. Ho presentato il mio progetto al Consiglio di Amministrazione dell’Arciconfraternita, il quale entusiasta l’ha subito approvato. Sostenuto da amici, confratelli e soprattutto volontari abbiamo avviato l’attività sportiva del calcio. Alla squadra, formata in un primo momento da figli, nipoti di amici e confratelli, abbiamo dato nuovamente il nome “Folgore”, come nel passato. I tanti bambini e ragazzi che frequentano il calcio, sono iscritti al Centro Sportivo Italiano. Ad ognuno di loro è stato donato il Kit sportivo sul quale è riportato il nome “Folgore” e l’immagine della Madonna del Carmine.
Don Giovanni Apollinare, che ringraziamo, ha messo a disposizione, per allenamenti e partite di calcio, il campetto appartenente alla chiesa dei S.S. Medici. Esso è stato pulito e reso più idoneo al gioco, sempre da volontari. Inoltre ringrazio anche il Comune per aver concesso uno spazio in palestra e sul precampo dello stadio “Nino Laveneziana” per gli allenamenti e le partite. Al calcio sono seguite altre attività culturali: il canto, il disegno, la musica, insegnamenti offerti ai bambini, sempre da volontari, che ringraziamo di cuore per la loro grande disponibilità. Tante altre attività sono in cantiere. Inoltre, nei locali della chiesa, i nostri bambini, ragazzi e giovani giocano a ping-pong, calciobalilla e altri giochi. Sono organizzati anche momenti conviviali, sia dai genitori che dall’arciconfraternita.
Pertanto l’oratorio, pur sorto da più di un anno, è già una realtà affermata. Esso promuove attività sportive, culturali ed educative, senza dimenticare la dimensione religiosa, come previsto, da sempre, per gli oratori. Di conseguenza, ogni ultimo venerdì del mese, bambini, ragazzi e rispettivi genitori si incontrano nella chiesa del Carmine per un momento di preghiera, guidato da un sacerdote. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti con la formazione dell’oratorio e siamo al lavoro per definire il regolamento che ne scandirà il funzionamento.
Ringraziamo la Vergine del Carmelo. Possa Lei seguirci, sempre, affinché le finalità prefisse quando abbiamo riaperto l’oratorio, possano consolidarsi sempre più e condurre bambini e ragazzi al rispetto dei valori religiosi e sociali, indispensabili per affrontare i problemi del vivere quotidiano.
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